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Il farmacista del ghetto di Cracovia. Con e-book Copertina flessibile – 12 dicembre 2016
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- ISBN-108851141363
- ISBN-13978-8851141363
- EditoreUTET
- Data di pubblicazione12 dicembre 2016
- LinguaItaliano
- Dimensioni13.5 x 2.1 x 21 cm
- Lunghezza stampa272 pagine
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Dettagli prodotto
- Editore : UTET (12 dicembre 2016)
- Lingua : Italiano
- Copertina flessibile : 272 pagine
- ISBN-10 : 8851141363
- ISBN-13 : 978-8851141363
- Peso articolo : 320 g
- Dimensioni : 13.5 x 2.1 x 21 cm
- Posizione nella classifica Bestseller di Amazon: n. 126,702 in Libri (Visualizza i Top 100 nella categoria Libri)
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Il testo è una raccolta di memorie che al momento della sua prima pubblicazione, nel 1947, suscitò scetticismo e la censura delle autorità sovietiche che avevano occupato Cracovia.
Panckievicz, polacco non ebreo, farmacista nel quartiere incluso nel ghetto ebraico istituito nel marzo del 1941, fece di tutto per non trasferirsi nella parte "ariana" della città, sia evidentemente per preservare la sua proprietà che per non lasciare senza medicinali le migliaia di disperati ammassati in condizioni inumane tra fame, freddo, malattie, terrore, incursioni, epurazioni e deportazioni verso il vicino campo di Kraskow-Plaskow fino alla liquidazione finale del marzo del 1943.
Testimone, estraneo e coinvolto, di atrocità inimmaginate, il suo racconto è durissimo, senza enfasi, pieno di umanità; evidenzia la sua necessità di far conoscere gli avvenimenti e di rendere omaggio alle tantissime persone che passarono nella farmacia dove lui e le sue assistenti offrivano cibo, farmaci, tranquillanti e anche vicinanza, rifugio, solidarietà, esponendosi a grandi rischi.
Sono dunque importanti per il mantenimento della memoria gli elenchi di nomi delle persone che conobbe e che scomparvero, le storie di disperata resistenza e di grande dignità nella tragedia ma anche di colpe, collaborazioni, complicità con i nazisti.
Fu nominato "Giusto fra le nazioni" e fa cenno ad altri Giusti che, come lui, non chiusero gli occhi di fronte alla realtà, per esempio imprenditori polacchi che usarono operai ebrei nelle loro fabbriche, salvandone molti, come Oskar Schindler.
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