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Cinema Italia: I film che hanno fatto gli italiani Formato Kindle

3,9 3,9 su 5 stelle 33 voti

Nel 1914 esce Cabiria, forse il più grande kolossal della storia del cinema italiano. La trama, in teoria, dovrebbe ricostruire l'epico scontro tra Roma e Cartagine, ma l'estetica orientaleggiante e liberty dell'epoca, con tanto di Gabriele D'Annunzio alla sceneggiatura, racconta facilmente in controluce il presente di quell'Italia desiderosa di guadagnare visibilità e credibilità internazionale. Come spiega Giovanni De Luna in Cinema Italia, di fronte a Cabiria lo storico finisce per «aggirarsi tra quelle immense scenografie, fiutando non l'aria del iii secolo a.C. ma quella carica di odori e di miasmi pestiferi del primo Novecento, di quella incredibile e paradossale stagione in cui stava finendo l'Ottocento e fragorosamente e maledettamente stava nascendo il terrificante xx secolo». Parte da qui il percorso affascinante di uno storico che utilizza i film come documenti del periodo in cui venivano realizzati, dei gusti del pubblico e della temperie culturale, avvicinandoci così a un'inedita lettura del modo in cui il cinema ha contribuito a "fare gli italiani". I film, infatti, spesso sono lo specchio di un presente in procinto di farsi storia: l'immediato dopoguerra di Ladri di biciclette, i primi venti del boom di Un americano a Roma, la lotta sociale de La classe operaia va in paradiso, ma anche l'edonismo pre Mani pulite di Yuppies o Vacanze di Natale. Ma non solo, perché in molti casi proprio il cinema, arte nobile e popolare insieme, ha voluto farsi a sua volta strumento di indagine storica, che fosse propaganda di stato o contestazione intellettuale: per ogni Cabiria ci sono stati moltissimi La grande guerra, Una giornata particolare, La notte di San Lorenzo, La meglio gioventù... Mescolando alto e basso senza timore, e con qualche sortita nel cinema straniero, Giovanni De Luna ricostruisce la storia del nostro paese per come l'abbiamo vista, o meglio, voluta vedere al cinema noi italiani, che fossimo di volta in volta sceneggiatori, registi o solo semplici ma appassionati spettatori.

«
Cinema Italia è un libro che dovrebbe stare in ogni scuola, da consigliare a chi ama la storia e a chi si ostina a insegnarla ai più giovani.» - Simonetta Fiori, Robinson, La Repubblica
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Dettagli prodotto

  • ASIN ‏ : ‎ B09BCZP5T8
  • Editore ‏ : ‎ UTET (31 agosto 2021)
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Dimensioni file ‏ : ‎ 7773 KB
  • Da testo a voce ‏ : ‎ Abilitato
  • Screen Reader ‏ : ‎ Supportato
  • Miglioramenti tipografici ‏ : ‎ Abilitato
  • Word Wise ‏ : ‎ Non abilitato
  • Memo ‏ : ‎ Su Kindle Scribe
  • Recensioni dei clienti:
    3,9 3,9 su 5 stelle 33 voti

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Giovanni De Luna
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33 valutazioni globali

Recensioni migliori da Italia

Recensito in Italia il 14 aprile 2022
Un Testo fondamentale di Storia, scritto dal Prof. De Luna, importante divulgatore del 900 nei suoi vari aspetti, soprattutto per quanto riguarda il dopoguerra, la Ricostruzione, il Boom, fino agli “Anni di Piombo” e al Terrorismo (consiglio su Rai Play, i Suoi interventi su “Il Tempo e La Storia”).
Il filo conduttore del Libro, il “metodo”, così come lo descrive lo stesso Autore, presenta il Cinema come strumento di conoscenza, divulgazione e comprensione della Storia nelle Sue varie Stagioni e soprattutto sottolinea la sua capacità di mostrare il presente, o una Stagione, raccontando il passato.
Un libro sulla genesi e sul valore dell’immagine, a livello pedagogico, divulgativo, sfruttata abilmente dai Governi nelle varie Epoche, indipendentemente dalla loro forma Istituzionale.
Partendo dagli albori del “Secolo Breve”, un libro sul Fascismo nei suoi vari aspetti, con la descrizione dei film che ne hanno evidenziato proponimenti falliti, tic, aspetti grotteschi e drammatici.
La violenza della Guerra, la ricostruzione e i Partiti di massa. Quindi la Lezione cinematografica del “Neorealismo”, lo sviluppo della Fabbrica e della centralità Operaia, che accompagnano il decollo industriale.
Lo strumento della Commedia all’Italiana per entrare nel clima degli anni del Boom economico e delle sue speranze interrotte. Il 68, altra stagione di speranze e di lotte cruente, che preparano gli anni 70, gli “Anni di Piombo” e il Terrorismo.
Gli anni 80”, con la fine della Classe Operaia, il riflusso verso un individualismo che allontana la solidarietà, e i valori tradizionali che vedevano nell’etica del lavoro, uno degli aspetti fondamentali. La nascita del “nuovo centro” in politica, e di una nuova “classe media” che si identifica nel nuovo, effimero “boom economico”.
Poi gli anni 90” e la Televisione che si sostituisce al Cinema, aprendo la stagione di Berlusconi e la fine della Prima Repubblica.
Ad ogni periodo, ne corrisponde uno del nostro Cinema, con i suoi stili, i suoi Registi e i gli attori che spesso di quei periodi, ne rappresentano la “maschera” più efficiente, e naturalmente i film, descritti negli aspetti che più ne identificano l’appartenenza ad un certo periodo storico.
Un Libro fondamentale per comprendere il “Secolo delle Masse” e il Cinema, che catalizza l’attenzione, scuote spesso le coscienze, che divulga e racconta il presente attraverso il passato a milioni di spettatori e che per questo è veramente l’“Arte del XX° secolo”.
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Recensito in Italia il 17 settembre 2021
Non ho dato 5 stelle, solo perché, per ora, ho letto solo un terzo del libro. È adatto a chi ama il cinema, ma vuole anche riflettere sul nostro passato.
Il Prof. De Luna è uno storico contemporaneista molto importante.
3 persone l'hanno trovato utile
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Recensito in Italia il 7 novembre 2022
Ottimo libro, davvero consigliato per tutti gli amanti del cinema
Una persona l'ha trovato utile
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Recensito in Italia il 21 settembre 2022
Rispetto all’intervista fatta all’autore su Rai 3 non mi sono piaciuti l’approccio ai temi e la scrittura
Recensito in Italia il 7 novembre 2021
La rivisitazione di films entrati nella storia del cinema , ma, a mio giudizio, tanti altri capolavori erano meritevoli di menzione.
Recensito in Italia il 18 gennaio 2022
Pensavo a un buon libro sul rapporto tra italiani e immaginario cinematografico, invece l'autore si spende in una sociologia del cinema italiano assai discutibile per scelte e opinioni.
Recensito in Italia il 25 giugno 2023
Ottimo prodotto
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