La redazione DeA ha intervistato M.G. Leonard, l’autrice inglese appena arrivata nelle librerie italiane con il suo romanzo d’esordio Il ragazzo degli scarabei, storia di una straordinaria amicizia tra un ragazzino e uno scarabeo gigante. Nell’intervista M.G. Leonard si confida con i lettori italiani raccontando come ha scoperto gli scarabei che considera insetti-supereroi, la paura di altre piccole creature (provate a indovinare quali!) e la sua passione per la lettura, a partire dagli Sporcelli di Roald Dahl.

Quando hai iniziato a scrivere storie/racconti?

Circa 10 anni fa ho iniziato ad annotarmi alcune idee, le quali poi sono state d’ispirazione per la trilogia di The Beetle e Il ragazzo degli scarabei è stato il primo libro che io abbia mai scritto.

Come ti è venuta in mente l’idea degli scarabei?

In quel periodo stavo scrivendo una piccola storia in cui erano presenti questi piccoli animali, e avevo cercato la parola “scarabeo” su Google perché volevo inserire una sua descrizione molto accurata. Finii su Wikipedia e fui scioccata da quanto poco sapevo su di loro e di quanto in realtà fossero esseri straordinari. Sono come dei supereroi-insetto, hanno lo stesso costume e le stesse caratteristiche.

Allora ho pensato subito che avrei dovuto scrivere una storia che avrebbe dimostrato quanto queste creature fossero incredibili, vista anche la grande importanza che essi hanno nell’ecosistema.

Qual è la tipologia di scarafaggio che preferisci?

Amo particolarmente lo scarafaggio rinoceronte, ma il mio preferito è lo scarabeo Australian Rainbow Stag, infatti ho ben due di loro a casa. Hanno un aspetto veramente impressionante: enormi mascelle, una fisionomia bellissima e multicolore visto il guscio iridescente, sembrano degli scarabei-gioiello.  Li ho chiamati Hector e Motticilla.

Hai paura di qualche animale?

Entro ancora in panico se mi imbatto in una ragnatela. Sto cercando di essere più coraggiosa nei confronti dei ragni, ma se loro mi sorprendono non riesco proprio a trattenermi e mi viene da urlare.

Hai mai avuto animali?

Ho sempre avuto gatti, ma l’anno scorso ho per la prima volta ho preso con me degli scarabei come animali domestici.

Il personaggio di Lucretia Cutter è ispirato a qualche persona che conosci nella tua vita reale?

È un insieme delle mie più grandi paure, di Anna Wintour, mia madre e me, il tutto con un pizzico di immaginazione.

Qual era il tuo libro preferito quando eri bambina?

Amo ogni genere di libro.

Leggere era una delle cose che preferivo quando ero bambina, ma ogni volta mi capitava di tornare a rileggere lo stesso libro: Gli Sporcelli di Roald Dahl. Questo perché amavo come i signori Sporcelli si odiavano a vicenda, e soprattutto gli scherzi che si facevano l’un l’altro.

Cosa ti piace fare quando non sei una scrittrice?

Giocare con i miei bambini e fare giardinaggio. Curarmi delle piante mi rende molto felice.