Simona Sparaco è la vincitrice della prima edizione del Premio letterario DeA Planeta, promosso da DeA Planeta Libri, con l’opera inedita Nel silenzio delle nostre parole, un romanzo corale sulle distanze invisibili che spesso ci separano dalle persone che abbiamo accanto.

Nel corso della cerimonia di premiazione, avvenuta al Blue Note di Milano, alla presenza del Sindaco Giuseppe Sala e di circa 300 ospiti della cultura, dell’imprenditoria e del giornalismo italiano, la giuria composta da Massimo Carlotto (scrittore), Marco Drago (presidente Gruppo De Agostini), Claudio Giunta (docente e scrittore), Rosaria Renna (conduttrice radiofonica e televisiva) e Manuela Stefanelli (direttrice Libreria Hoepli) ha proclamato Simona Sparaco vincitrice del Premio DeA Planeta – cui ha concorso con lo pseudonimo di Diego Tommasini – con l’opera Nel silenzio delle nostre parole.

La vincitrice, Simona Sparaco, già finalista al Premio Strega e al Premio Bancarella, si è aggiudicata il premio pari a 150.000 Eurola pubblicazione in Italia con DeA Planeta e in lingua spagnola con case editrici del Gruppo Planeta, insieme alle traduzioni in inglese e francese.

Durante la serata della premiazione, condotta da Andrea Delogu con Neri Marcorè e dedicata al piacere della lettura con parole, incontri, musica e spettacolo, è intervenuto Javier Sierra, giornalista e scrittore, vincitore del Premio Planeta 2017 con il romanzo Fuoco invisibile, edito in Italia da DeA Planeta. L’accompagnamento musicale è stato proposto dalla jazzista catalana Andrea Motis, mentre la cena è stata curata dallo chef stellato Stefano Cerveni e servita dagli allievi della Scuola Oliver Twist di Cometa.

Il Premio DeA Planeta ha registrato una grande partecipazione, destando l’interesse di scrittori noti o esordienti da ogni regione d’Italia e anche dall’estero. Infatti, tra le 1.244 candidature arrivate, ci sono state opere provenienti da diversi Paesi europei, dall’America e dall’Australia, e da cittadini di origine straniera che vivono in Italia e scrivono nella nostra lingua.

Sono state 75 le opere non ammesse perché non inedite o destinate a un pubblico non adulto, mentre gli autori regolarmente in concorso sono stati 1.169, di cui 208 hanno scelto di utilizzare uno pseudonimo, come la vincitrice del Premio. Tutti i generi letterari sono rappresentati, con una prevalenza della narrativa noir e thriller, del fantasy e delle storie vere.

Gli altri quattro romanzi finalisti erano: La marocchina di Silvia Bottani, La congregazione di David Mancini (pseudonimo), Io sono luce di Rosa Matteucci e L’esercizio di CP (pseudonimo).

«Abbiamo letto opere di buon livello e riconosciuto che più di una meriterebbe un futuro editoriale. Volevamo un libro di cui innamorarsi, ricco di emozioni, con una storia universale. Personalmente, ho versato molte lacrime leggendolo, ed è quello che amo di una storia: che riesca a farsi strada nel mio cuore», afferma Rosaria Renna, portavoce della giuria.

«È una doppia vittoria per me. La stesura di questo libro – spiega Simona Sparaco, vincitrice del Premio – mi ha accompagnato durante tutta la gravidanza. E non era un libro facile da scrivere in quelle condizioni. Ma quando ho saputo che la data di consegna dei manoscritti per il bando coincideva con la presunta data del parto, ho letto questa coincidenza come un segno e mi sono fatta coraggio. Tommaso è nato insieme al libro, due mesi fa, e insieme a suo fratello Diego mi ha suggerito il nome da scegliere per lo pseudonimo. Mi hanno fatto da cavalieri, per sostenermi qualora il romanzo non fosse stato notato, e mi hanno regalato l’emozione di essere letta dai giurati come se fossi un esordiente, e uomo. Sono davvero molto onorata ed emozionata! Le storie dei miei personaggi si ispirano ai fatti realmente accaduti nella Grenfell Tower di Londra, che nel 2017 prese fuoco, scioccando mezzo mondo, me compresa. Le mie storie però sono una finzione che mi è servita come pretesto per raccontare la difficoltà di comunicare tra genitori e figli, l’incapacità di mostrarci, proprio alle persone che ci sono più vicine, per quello che siamo.»

Nel silenzio delle nostre parole sarà presentato in anteprima al XXXII Salone Internazionale del Libro di Torino sabato 11 maggio e sarà in vendita in tutte le librerie e gli store online dal 14 maggio 2019. Simona Sparaco sarà poi protagonista di un intenso tour di presentazioni nelle principali città italiane e nei più noti festival letterari.

Data la forte vocazione internazionale del Premio e dell’opera vincitrice, sono anche previste delle presentazioni del romanzo all’estero.

«Questa prima edizione del Premio DeA Planeta – dichiara Gian Luca Pulvirenti, amministratore delegato DeA Planeta Libri – si è conclusa con un successo confermato dai numeri. Siamo orgogliosi di essere riusciti nell’intento di attrarre autori, noti e meno noti, scrittori e aspiranti tali, e di aver individuato il romanzo scritto da Simona Sparaco come vincitore attraverso un intenso lavoro del comitato di lettura e della giuria, a cui vanno i miei ringraziamenti. Tutte le opere finaliste sono di alto livello e certamente più manoscritti della selezione sono meritevoli di pubblicazione. Nel silenzio delle nostre parole è un romanzo forte e già molto apprezzato da coloro i quali hanno avuto il privilegio di leggerlo. Siamo certi che possa ora incontrare il gusto dei lettori e speriamo che anche loro possano emozionarsi come è successo a noi. A Simona Sparaco vanno le nostre congratulazioni e ci auguriamo che vorrà far parte della giuria della nuova edizione del Premio».

DeA Planeta Libri è la joint venture paritetica creata nel 2017 da De Agostini Editore e da Grupo Planeta (il maggior editore internazionale in lingua spagnola).

«Il gruppo De Agostini ha molto diversificato le sue attività in Italia e all’estero, ma mantiene un impegno nel settore editoriale, che rappresenta la sua storia centenaria – dichiara Marco Drago, Presidente del Gruppo De Agostini – Per questo abbiamo unito le nostre attività italiane nel mondo dei libri trade al know how internazionale del gruppo Planeta, e questa prima edizione del Premio DeA Planeta si inserisce in un comune progetto editoriale di lungo periodo».