Nell’era più buia della storia dell’umanità, la forza e la speranza sono le uniche armi per sopravvivere. Con le immagini originali del primo film d’animazione europeo sull’Olocausto, la commovente storia vera delle sorelle Bucci, due bambine sopravvissute alla Shoah, è ora anche un libro: La stella di Andra e Tati.

Di seguito, proponiamo un estratto dal libro per spiegarne la genesi e dare ai lettori brevi cenni storici sulle sorelle Bucci e la tragica storia dell’Europa negli anni a cavallo della Seconda guerra mondiale.

La genesi del libro

La stella di Andra e Tati è un libro di Alessandra Viola e Rosalba Vitellaro tratto dall’omonimo film d’animazione prodotto da RAI Ragazzi e Larcadarte in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Direzione generlare per lo studente, l’integrazione e la partecipazione, con la regia di Rosalba Vitellaro e Alessandro Belli e il patrocinio di UNICEF Italia e della Presidenza Italiana dell’International Holocaust Remembrance Alliance.

Chi sono le sorelle Andra e Tatiana Bucci

Le sorelle Andra e Tati Bucci sono nate a Fiume, che a quei tempi era una città italiana, rispettivamente nel 1939 e nel 1937, figlie di Giovanni Bucci, cattolico, e Mira Perlow, ebrea.

La famiglia Perlow, originaria della Bielorussia, si era trasferita a Fiume ai primi del Novecento per mettersi in salvo dai pogrom zaristi e aveva scelto quella città portuale, che sembrava tollerante nei confronti degli ebrei, perché aveva uno sbocco sul mare che permetteva la fuga in caso di bisogno.

La sorella di Mira, Gisella, aveva sposato Eduardo De Simone, con il quale si era trasferita a Napoli dove era nato il primogenito Sergio De Simone e dove alla fine della guerra sarebbe nato Mario De Simone. Nel 1943 Gisella, rimasta sola con il figlio a Napoli dopo che il marito era stato richiamato alle armi, aveva deciso di tornare a Fiume dalla sua famiglia con il piccolo Sergio. Una scelta dalle conseguenze allora imprevedibili: dopo pochi mesi Napoli si sarebbe liberata, mentre gli ebrei fiumani furono deportati dai nazisti.

Dopo l’8 settembre 1943, a Fiume vennero infatti applicate le leggi razziali tedesche e per la comunità ebraica iniziarono le deportazioni. Il 28 marzo 1944, a seguito di una denuncia, Andra e Tatiana, rispettivamente all’età di 4 e 6 anni, vennero arrestate insieme alla mamma, alla zia, al cuginetto Sergio e ad altri familiari.

La famiglia fu trasferita a Susak, nei dintorni di Fiume, poi nella Risiera di San Sabba per due giorni e due notti e in seguito, senza acqua né cibo, caricata su uno dei vagoni del treno diretto in Polonia, ad Auschwitz-Birkenau.

Durante il viaggio Mira riuscì a scrivere e far uscire dal treno un bigliettino da far recapitare alla famiglia di suo marito, rimasta a Fiume.

Il 4 aprile 1944 il treno arrivò nel campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, dove Andra e Tati, forse scambiate per gemelle, furono trasferite con il cugino Sergio nel kinderblock, la baracca dei bambini destinati agli esperimenti “medici” del dottor Joseph Mengele. Avvisate dalla blokova di non rispondere al medico che sarebbe venuto a chiedere “chi vuole andare dalla mamma?”, Andra e Tatiana si salvarono dagli esperimenti. Non così il cugino Sergio, che fu utilizzato come cavia e morì per mano dei nazisti.

Alla liberazione del campo di concentramento, avvenuta il 27 gennaio 1945 da parte di soldati russi, Andra e Tatiana, che avevano perso i contatti con la madre e la credevano morta, vennero trasferite in un orfanotrofio vicino a Praga dove impararono a parlare il ceco. Rimasero lì fino al marzo 1946, quando con altri bambini ebrei furono trasferite in Inghilterra, a Lingfield, nella tenuta che sir Benjamin Drage aveva messo a disposizione per accogliere i bambini ebrei rimasti orfani a causa della guerra.

Lì Mira e Giovanni le ritrovarono alcuni mesi dopo e nel dicembre 1946 le due sorelle vennero accompagnate a Roma, dove ritrovarono la mamma. Insieme andarono poi a Napoli a rivedere anche Gisella, che aveva appena dato alla luce il fratello di Sergio, Mario De Simone.

Cosa è successo durante quegli anni in Europa?

Tra il 1941 e il 1945 circa sei milioni di ebrei vennero uccisi.

In Italia la persecuzione antiebraica fu opera del fascismo e poi anche del nazismo.

1935, settembre

In Germania furono promulgate le Leggi di Norimberga, una serie di provvedimenti contro gli ebrei.

1938, settembre

Il regime fascista introdusse anche in Italia una legislazione antiebraica che legalizzò un’intensa e violenta opera di persecuzione degli ebrei. Fu Benito Mussolini a promulgare tali leggi che coinvolsero l’intera società, dal punto di vista politico, sociale, economico e culturale (per esempio: l’espulsione degli ebrei dalle cariche pubbliche, dalla scuola, dagli istituti culturali come le biblioteche; il divieto di matrimoni “razzialmente” misti).

1940, giugno

L’Italia entrò in guerra (10 giugno), al fianco della Germania nazista.

1943

Quando Mussolini fu destituito furono i tedeschi a condurre le azioni antiebraiche in Italia, che furono violente e sanguinose. Gli ebrei arrestati vennero deportati dai tedeschi nel campo di Auschwitz, in Polonia.

1945, gennaio
Il campo di sterminio di Auschwitz fu liberato dall’esercito russo.

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Se vuoi leggere gratuitamente il primo capitolo di La stella di Andra e Tati e guardare il trailer del film, vai alla scheda libro.

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Libri da leggere per non dimenticare

Nell’articolo Libri per il giorno della Memoria abbiamo segnalato alcune tra le numerosissime proposte di tutti gli editori sull’argomento: classici, saggi e romanzi che tengono vivo il ricordo delle vittime di una delle tragedie più atroci della storia dell’umanità.