Viaggio nella terra dei morti

Viaggio nella terra dei morti
La vita dei soldati nelle trincee della Grande Guerra

La Grande Guerra ebbe ben poco a che fare con la guerra così come era stata combattuta fin dalle origini dell’uomo. Non ci furono battaglie nel senso classico del termine, ma ugualmente morirono milioni di uomini e un numero molto superiore venne ferito nel corpo e nella mente. Nel bel mezzo della ricca e civile Europa, su una linea ininterrotta di trincee, si scontrarono i più grandi eserciti mai riuniti fino allora dall’uomo. Dopo un anno di neutralità anche gli italiani, trascinati da un manipolo di interventisti, entrarono in guerra.
A questo punto la ricostruzione storica giunge a un bivio: la retorica delle nostre élite politiche, dei poeti e dei generali lontani dai campi di battaglia celebrò l’entusiastico sacrificio di eroi che combattevano, cadevano e vincevano per un sublime ideale, “strappando le ali alla Vittoria”. Intanto i veri protagonisti della guerra, i soldati al fronte, conducevano una ben misera esistenza, costretti in lunghe fosse sotto il livello del suolo, scavate spesso dagli stessi che erano destinati a rimanervi sotterrati. La memoria nazionale usa le parole dei primi su monumenti ai caduti e ossari per celebrare l’ideale di una nazione vittoriosa. Lo storico Marco Scardigli invece ha scelto di accompagnare il lettore dentro le trincee, a fianco degli sfortunati che quella guerra la combatterono davvero.
Un viaggio che inizia con le speranze, le faticose marce e i disastrosi combattimenti dei primi giorni di guerra; attraversa i momenti d’inattività, i tormentati riposi e la corrispondenza disperata e nostalgica con i cari rimasti a casa. E arriva infine alla vita al fronte, universo sconvolto e sconvolgente di assalti, malattie, bombardamenti, ospedali da campo, tribunali spietati, comandanti crudeli ed eroismi quotidiani.
Attingendo a un’enorme mole di materiali inediti o dimenticati, come memorie, gazzette e diari dal fronte, ma lasciando anche la parola a grandi scrittori come Carlo Emilio Gadda e Curzio Malaparte, Scardigli compone con pazienza un mosaico di testimonianze e offre uno spaccato straordinario della vita quotidiana dei soldati della Grande Guerra.

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