La pubblicazione del Systema Naturae di Carlo Linneo segna, nel 1735, il primo inserimento formale delluomo allinterno di un preciso ordinamento zoologico. Nel corso dellOttocento le diverse formulazioni di teorie evolutive e in particolare quella darwiniana trasformeranno questo problema di somiglianza in un problema di parentela, aumentandone la potenzialità polemica. Nel contempo, lantropologia intesa come storia naturale delluomo si sviluppa come disciplina autonoma, affrontando il problema della unità e della diversità del genere umano. Nel 1863 Thomas Henry Huxley, pubblicando Il posto delluomo nella natura, indica le due vie che da allora saranno seguite dalla ricerca tesa a chiarire la posizione zoologica e filogenetica delluomo: lo studio comparativo con gli animali ad esso più affini, cioè le scimmie antropomorfe, e la ricerca di resti fossili dei suoi antenati. Le nostre attuali conoscenze sullargomento sono il risultato di studi effettuati seguendo questa impostazione metodologica.
Ripubblicare oggi questo testo (riproducendo le affascinanti litografie delledizione originaria), vuol dire da una parte collocarsi allinterno di un paradossale dibattito «evoluzionismo-creazionismo» ancora imprevedibilmente vivo; e dallaltra riallacciarsi con un legame ideale con la UTET «storica», la prima casa editrice ad aver portato Darwin e le sue teorie in Italia.