Io non posso uccidere è il sesto romanzo di Giulio Galli pubblicato da Libromania (dal 30 novembre in libreria, 320 pagine, 12€), un thriller appassionante e coinvolgente con atmosfere che ricordano Black Mirror. L’autore ne ha parlato in un’intervista a Eleonora Groppetti sul Corriere di Novara in edicola giovedì 2 dicembre.

Questo romanzo, specifica Galli, è molto diverso dai cinque precedenti (tre dei quali pubblicati anche in Turchia): siamo a Washington, in un futuro non troppo lontano, e seguiamo le vicende di Saul, un sofisticato robot dalle sembianze umane. All’improvviso un misterioso omicidio lo vede coinvolto. E il lettore dovrà capire chi è l’assassino e qual è il movente del crimine.
Complica tutto, e rende questo romanzo ancora più entusiasmante, il fatto che l’omicidio sia intrecciato da una parte alla difficile storia d’amore tra due adolescenti e dall’altra a un intrigo internazionale che arriva a coinvolgere anche il governo degli Stati Uniti.
Uno scenario davvero ben studiato, che Giulio Galli – ci tiene a specificare – restituisce al lettore in maniera chiara e comprensibile, anche per chi non ha conoscenze di robotica. “A me piace scrivere storie coinvolgenti ma che facciano anche riflettere, che forniscano qualche informazione interessante. Qui uno degli obiettivi è interrogarsi sui prodigi e sui pericoli dell’Intelligenza Artificiale. Tutto però è spiegato in modo semplice e lineare.”Alla domanda finale, se sta pensando a un sequel, Giulio Galli risponde: “Attendo la risposta dei lettori: se sentiranno la mancanza di questo personaggio tutto è possibile”.

L’intervista completa sul Corriere di Novara in edicola il 02/12/2021.