Autore Irene Grazzini
Elena Bianchi è una ricercatrice dell’ICRI, centro specializzato negli studi di neurobiologia basato in Svizzera. Sua nipote Alice arriva come paziente nella speranza che le tecniche all’avanguardia dell’istituto possano aiutarla a riattivare i centri neuronali del linguaggio, danneggiati in seguito agli esiti di un tumore cerebrale. Ma l’ICRI non è la tranquilla e asettica clinica che sembra. Il giorno stesso dell’arrivo di Alice viene rinvenuto il cadavere del barista Michele Bonci, accasciato dietro il bancone con il cranio gonfio, le orecchie sanguinanti e gli occhi fuori dalle orbite. Il capo della sicurezza Alexander White e la sua squadra scoprono che questa non è l’unica morte avvenuta nell’ICRI e la scia di sangue li porta nel centro più segreto dell’istituto, nei laboratori del Progetto Prometeo che ha lo scopo di studiare le cellule neuronali per trovare una cura alle malattie neurodegenerative del nostro secolo. Ma sfidare la mente umana può avere risultati inaspettati e pericolosi. Comincia così per Alexander, Elena e tutti i dipendenti dell’ICRI una lotta contro il tempo per scoprire la verità sul Progetto Prometeo e per sopravvivere a qualcosa che sembra disposto a tutto pur di raggiungere i suoi obiettivi, anche a imprigionarli nel centro e ucciderli uno per uno. Solo la piccola Alice, grazie ai suoi disegni, sembra possedere la chiave per risolvere il mistero…