Michelangelo Buonarroti

(Caprese nel Casentino 1475 – Roma 1564) artista e poeta italiano. Discepolo di Ghirlandaio e di Bertoldo a Firenze, dal 1490 al 1494 visse alla corte medicea. Dell’attività letteraria di B. testimoniano le Rime, che, raccolte e sistemate inizialmente da Luigi del Riccio e Donato Giannotti, furono pubblicate a Firenze solo nel 1623 a cura del nipote Michelangelo Buonarroti il Giovane. Le prime prove risalgono al 1502-03 e mostrano una precisa dipendenza dal Dante delle rime petrose, da Petrarca e dai poeti del tardo Quattrocento (Lorenzo il Magnifico, Pulci, i burleschi). Fin verso il 1534, B. coltivò la poesia in modo marginale, pur con esiti non di rado intensi e robusti. Successivamente, l’applicazione alla poesia si fece più seria e continua: soprattutto nelle rime per Tommaso Cavalieri e per Vittoria Colonna, profondamente segnate dall’accostamento al platonismo, si registra una maggiore ricerca di rigore formale, spinta talvolta ai limiti del preziosismo e del concettismo. A tali rischi di artificiosità B. si sottrae nella produzione posteriore al 1547, la quale punta su una maggiore essenzialità, su una totale fusione di mondo interiore ed espressione, creando una poesia carica di ansia e di tormento religioso. Documento fondamentale per la conoscenza della personalità michelangiolesca sono anche le Lettere (edite per la prima volta nel 1875), scritte per lo più senza pretese di stile e tuttavia con un linguaggio tormentato e personalissimo.

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