In occasione dell’uscita di Lisbeth e il giardino dei fiori incantati abbiamo avuto il piacere di intervistare la protagonista, Lisbeth Dufour Blanchard. Ecco cosa ci ha raccontato:

Dopo Lisbeth e il segreto della Città d’Oro pensavamo che non avremmo più sentito parlare di lei.

Lo pensavo anch’io! Tutto si era sistemato: i Lucenti e i Non Lucenti avevano fatto pace, il cattivissimo Cyril era in prigione, la Città d’Oro aveva una nuova Regina. Credevo che il mio secondo anno nelle Terre Selvagge sarebbe stato molto tranquillo, e invece…

… invece è successo qualcosa.

Qualcosa? È successo di tutto! Tanto per cominciare, Shila Connemara  ha lasciato la Wheldrake. La mia insegnante preferita è partita senza nemmeno salutarmi, si rende conto? Quando ho capito che non sarebbe più tornata, il morale mi è finito sotto la suola delle scarpe.

Sta dicendo che Shila Connemara non sarà nel libro? È uno dei miei personaggi preferiti!

Niente panico: Shila ci sarà, anche se non ci sarà. Non mi guardi con quella faccia, è complicato ma è così! Il fatto è che Shila Connemara nasconde un grandissimo segreto. Qualcosa che riguarda il suo passato e la storia delle Terre Selvagge e…

Non aggiunga altro, altrimenti mi rovina la sorpresa!

Mi scusi. (prende fiato, ndr) Un segreto è un tesoro, un amico vale oro, le parole son diamanti, state zitti tutti quanti!

Questa la conosco: è la promessa solenne di silenzio!

La recito ogni volta che sto per spifferare un segreto importante. Funziona. Quasi sempre. Ora però cambiamo argomento. La storia di Shila è troppo incredibile per non essere raccontata, se continuo a parlarne finirò per lasciarmi sfuggire qualcosa…

Allora mi dica qualche altra novità.

Ognuno di noi dovrà affrontare qualcosa di inaspettato. Il mio amico Mik, ad esempio, dovrà andare a scuola! Lui non sopporta nemmeno di mettersi le scarpe, se lo immagina alle prese con orari e lezioni? Io rido solo al pensiero. Poi ci sarà uno scambio tra la Wheldrake e il Collegio Lucente. E indovini chi sarà la mia nuova compagna di stanza? Le do un indizio: il suo nome inizia per E.

Non mi ha ancora parlato di André. Strano. Di solito non resiste più di un minuto senza nominarlo.

Beh, André adesso è un principe…

Lo dice come se fosse una cosa brutta.

Lei è mai stato innamorato di un principe?

Ehm, no.

Ecco, appunto. La vita di André è favolosa, ma è anche piena di impegni e regole: lei lo sa che un principe non può ridere in pubblico, non può esprimere un’opinione ad alta voce e non può essere toccato da nessuno? (sospira, ndr) Qualche volta ho pensato di non essere la ragazza giusta per lui.  Voglio dire, per un principe lucente ti immagineresti una fidanzata perfetta, elegante, con i capelli d’oro… Una come Eleonor, per esempio.

Non le saranno tornati i complessi, vero?

Nooo: ora mi piaccio così come sono. Certo, ogni tanto penso che sarebbe bello essere lucente e poter volare… Ma poi mi dico che in fondo i miei capelli castani non sono così male. E se ho voglia di volare, posso chiedere a qualche lucente gentile di portarmi a fare un giretto sulle sue spalle. E poi, se fossi stata lucente, non sarei mai diventata la protagonista di un libro, giusto?

Sono d’accordo con lei. Bene, Lisbeth, abbiamo terminato. È stata gentile a regalarci un po’ del suo tempo. Perciò vorrei ringraziarla con un piccolo omaggio floreale… Ehi, ma dove scappa?

(mi risponde da qualche metro di distanza, ndr) Sono fiori normali, quelli? Non saranno mica sincerose, che fanno dire la verità? O fiori arcobaleno che cancellano i ricordi? O viole volanti, o crocus segnatempo?

No. Sono semplici margherite e rose di campo. 

Ah, meno male! (torna indietro con aria sollevata, ndr). In questo caso, li accetto volentieri. Ecco, mi sta di nuovo guardando come se fossi matta! Mi creda: ma quei fiori esistono davvero! Quando leggerà il libro capirà di cosa parlo.

A questo punto, non vedo l’ora di iniziare.

Si divertirà, ci scommetto. E faccia caso ai dettagli: niente è come sembra!