Satire

Satire

Iniziate come gli Epodi in un momento di preoccupazioni finanziarie e di amarezza, in seguito alla caduta degli ideali repubblicani, le Satire (Saturae) furono composte dal poeta latino Quinto Orazio Flacco tra il 41 e il 30 a.C e sono giunte fino a noi in due libri che comprendono rispettivamente dieci e otto componimenti in esametri. In essi il poeta passa ironicamente in rassegna gran parte dei difetti e delle debolezze umane, ma, se gli Epodi e le Satire hanno lo stesso fine e sono dettati dallo stesso spirito d’intolleranza e di irritazione, diversi appaiono i toni impiegati dal poeta nelle due opere: mentre nei primi, soprattutto nei più antichi, il tono è decisamente più astioso e amaro, nelle Satire Orazio attinge a quella bonaria ironia che scaturiva dalla serenità ormai raggiunta grazie all’amicizia d Virgilio, Mecenate e Augusto. I due libri delle Satire di Orazio sono riproposti da UTET in questa versione digitale integrale corredata da un ricco apparato critico e da collegamenti ipertestuali tra la traduzione italiana e l’originale latino.

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