Abbiamo fatto quattro chiacchiere con Maria Verdiana Rigoglioso per parlare di Senza etichette, il romanzo che ha pubblicato con Libromania. Le abbiamo fatto un po’ di domande per conoscere retroscena e curiosità del romanzo.

Da dove vieni?

Vengo da Palermo, una città che profuma di mare e cultura, ma ciò che sono viene anche da tanti posti in cui ho lasciato una parte di me, come Milano, Londra e Nottingham.

Mai senza?

Mio figlio, il Caffè, il mio quaderno, un po’ di follia.

Cosa ti piace leggere?

Sono una divoratrice di libri quasi onnivora. Escludendo gli horror, leggo un po’ di tutto. Amo i classici, tengo sul comodino Orgoglio e Pregiudizio e I Sonetti di Shakespeare. Di recente ho ripreso a leggere i romanzi di formazione, senza mai tralasciare la narrativa contemporanea e i romance.

Se dovessi esprimere tre desideri?

Non sono abituata a desiderare qualcosa solo per me, quindi il primo sarebbe: la libertà e la felicità di mio figlio; il secondo è riuscire a emozionare quanti più lettori possibili, condividendo con loro la mia crescita come essere umano e come autrice; con il terzo esagero: un film tratto da un mio romanzo.

Peccato siano solo tre, ci stavo prendendo gusto.

La tua vita in un tweet?

Mamma e sognatrice full time, con la testa per aria e i piedi per terra. Sono quello che faccio, scrivo quello che sono.

Parliamo un po’ di Senza etichette come mai proprio un romanzo Sentimentale?

La storia di Dave è nata nella mia mente come un percorso di crescita e di accettazione; man mano che avanzavo nella stesura mi sono accorta che non avrei potuto farlo diventare un adulto conscio di sé senza che si confrontasse con sentimenti autentici. Dave è un figlio addolorato, un amico leale, un fidanzato innamorato e impaurito. Ecco che il romanzo si trasforma e rimane un viaggio verso il proprio io, ma costellato di sentimenti che hanno reso Senza Etichette ciò che è.

Come nascono i suoi personaggi, vi è un collegamento con la realtà?

In ogni mio scritto c’è qualche collegamento con la realtà.

In Senza Etichette, Dave ha la stessa paura che ho sempre avuto io: quella di deludere i propri cari. Ho mischiato quelle paure con una forza che contraddistingue una persona a me molto cara.

Alek è frutto della mia fantasia, nasce in relazione a Dave, ho voluto che fosse “forte” ma non “invincibile”.

Steph nasce da mille donne che conosco, ogni sfumatura del suo carattere trae ispirazione da un’amica diversa. Forse per questo è il personaggio più irriverente e fuori dagli schemi ma anche, a quanto mi dicono, molto amato.

Come giudichi la tua esperienza da scrittrice, ti ritieni soddisfatta?

Un’esperienza sospesa tra sogno e realtà. Quando vengo chiamata “scrittrice” sento insieme entusiasmo e paura.  Direi che sia ancora presto per fare bilanci, oggi sono felice e soddisfatta ma voglio andare avanti, ancora e ancora.

Come puoi riassumere ai tuoi lettori questo romanzo? Cosa vorresti loro trasmettere?

Senza Etichette è la storia di Dave, un giovane che racconta del suo passato doloroso e vissuto all’ombra del padre omofobo, che lo ha allontanato dall’amico d’infanzia. Il protagonista ci porta poi nel suo presente a Londra, lontano da casa. Qui il suo percorso viene colorato dall’amicizia di Steph, una donna forte e indipendente. Tra situazioni divertenti e imprevisti dolorosi, Dave proverà a trovare il coraggio, a prendere decisioni importanti e lasciarsi coinvolgere da un amore ritrovato e tanto temuto…

Il messaggio che volevo trasmettere è racchiuso nel titolo stesso: viviamo tutti condizionati dal giudizio degli altri; talvolta abbandoniamo la nostra vera identità, diventando l’ombra di ciò che siamo davvero. L’amore, in qualunque forma si presenti, può spogliarci di queste etichette e metterci a nudo davanti all’unico valore che rende giustizia alla vita: la libertà.

Sei già al lavoro su un nuovo romanzo? Sarà un seguito di quello precedente o qualcosa di completamente nuovo?

Ho appena terminato un romanzo e sono già al lavoro su un nuovo progetto, entrambi sono diversi da Senza Etichette, per tematica e genere. Un seguito potrebbe esserci, non metto limiti perché il privilegio più grande di chi scrive è proprio questo: sapere che ci sarà sempre una nuova storia da vivere e raccontare.